Incentivi auto 2024, fondi per le elettriche bruciati in nove ore: “Cosa è successo”
Gli incentivi del 2024 stanziati per le auto elettriche sono andati a ruba in sole 9 ore. Si tratta di un evento senza precedenti che ha lasciato dei dubbi agli esperti del settore automobilistico.
Chi lo avrebbe mai detto? Quest’anno gli ecoincentivi per le auto elettriche sono finiti in meno di mezza giornata. Gli ecobonus sono iniziati il 3 giugno 2024 alle 10 del mattino e, quelli destinati alle auto elettriche, si sono esauriti nel giro di 9 ore con cifre da record. A spiegare cosa è successo tramite le statistiche di mercato è un esperto di Quattroruote.it sulla pagina TikTok della rivista.
Gli incentivi per le auto elettriche esauriti in tempi record
Le auto elettriche rappresentano il futuro, questo si sapeva già. Lo si era notato dai sempre più punti di ricarica sparsi per tutto il territorio nazionale. Per questo tipo di vetture si è arrivati a 54.164 serbatoi elettrici. Ad oggi le auto elettriche in circolo per le strade italiane sono più di 234.400, pari allo 0,5% dei mezzi circolanti. Nonostante questa cifra sia in calo del -19,4% rispetto al 2023, gli ecoincentivi dedicati alle auto con emissioni tra 0 e 20 g/km di CO2 sono finiti in tempi record.
«Sono già finiti gli incentivi delle auto elettriche. 210 milioni di euro svaniti in poche ore», spiega l’esperto. A conti fatti si tratta di circa 30.000 nuove autovetture elettriche vendute. Il Ministero dei Trasporti afferma che il 62% di queste agevolazioni è stata richiesta da persone fisiche, mentre il restante 40% è legato alla rottamazione. I fondi sono stati bruciati a una velocità esorbitante, quasi esagerata, facendo nascere dubbi agli esperti di spicco del settore automobilistico che credono ci possa essere qualche anomalia nel servizio, anche se il Ministero esclude la possibilità di errori nei conti.
Le parole degli esperti e i commenti dei follower
@quattroruoteit Speciale Incentivi | Neanche nove ore e i fondi messi a disposizione dal governo per gli incentivi alle auto elettriche sono andati praticamente esauriti. La piattaforma di prenotazione è stata attivata alle 10 di lunedì 3 giugno, ma a pochi minuti dalle 19 risultano disponibili solo 2.672 euro per le autovetture nella fascia di emissioni tra 0 e 20 g/km di CO2. Quanto alle altre fasce, ci sono ancora 119.057.283 euro per la fascia tra 21 e 60 e 212.283.400 euro per quella tra 61 e 135 g/km. Considerando un incentivo medio erogato di circa 7.500€ — a metà tra i 6.000€ della prima ed i 9.000€ della seconda fascia — le immatricolazioni potrebbero aggirarsi attorno alle 30.000 unità. Continua su Quattroruote.it! ⌨️+🎤 @alessiofrassinetti #quattroruote #incentivi #governo #incentiviauto #autoelettriche ♬ suono originale – Quattroruote
«Secondo voi questi dati mostrano la voglia degli italiani di passare alle auto elettriche o è un segno che per vendere questo tipo di vetture c’è per forza bisogni di incentivi?», chiede l’esperto di Quattroruote nel video pubblicato su TikTok riguardo l’argomento incentivi sulle auto elettriche riferendosi al calo di vendite di auto elettriche del 2023 confrontato con questo picco improvviso avuto in sole poche ore.
Nei commenti dei followers nasce un dibattito senza fine. In molti si schierano dalla parte degli esperti che parlano di una truffa delle autoconcessionarie per accaparrarsi il numero maggiore di auto elettriche grazie agli incentivi: “Siamo passati dal non avere soldi per vivere al 30.000 auto vendute in 9 ore”. In effetti, come scrive un utente: “E’ difficile che un operaio che guadagna 1000 euro al mese si possa comprare un auto elettrica”. Ma c’è anche chi non si fida di questa nuova tecnologia e promette di non acquistare mai un’auto elettrica, e chi invece da la colpa del calo nelle vendite al mercato del car sharing. Chi avrà ragione?