Autovelox, cambia tutto: “Sulle strade urbane li vedrete solo a determinate condizioni”

autovelox cambia tutto

Via gli autovelox illegali dalle strade italiane: cambia (finalmente) tutto, ecco le ultime novità del decreto. I risultati e le prospettive illustrati in un contenuto video pubblicato sulla piattaforma TikTok dall’esperto di Quattroruote. Ecco le condizioni.

Ormai ci siamo: grazie al nuovo decreto Autovelox sono in arrivo una sfilza di novità. Il testo è ormai in Gazzetta e prevede una serie di dettagli molto interessanti per gli automobilisti. Adesso gli enti comunali e provinciali avranno dodici mesi di tempo per eliminare dalle strade gli autovelox non conformi. Nuovo tetto alle spese di accertamento, che devono essere documentate e analitiche: “Non possono comprendere le spese di impiego dell’autovelox stesso“, commenta l’esperto. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Autovelox, il decreto cambia tutto: ecco le principali novità

I dispositivi, secondo il testo in Gazzetta, si potranno installare solo dove necessario. Ad esempio, sulle strade extraurbane secondarie e urbane potranno essere impiegati soltanto se verranno rispettate tre precise condizioni. La prima di queste dev’essere l’elevata incidentalità sulla tratta. Il secondo punto, invece, riguarda la velocità media del transito delle auto nella strada in questione.

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Ecco le novità del decreto autovelox: come cambiano le regole. Fonte: TikTok

C’è poi un terzo capitolo, altrettanto interessate. Stiamo parlando dell’impossibilità di contestare immediatamente la violazione. Un’altra importante novità riguarda il limite minimo sotto cui lo strumento non può essere applicato: “Con i 30 non troverete i velox”, spiega l’esperto di Quattroruote. Infatti, al di sotto dei 50 km/h non è possibile installare lo strumento di controllo.

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Autovelox | Dopo quasi 14 anni dall’entrata in vigore della legge del 2010 che lo aveva previsto, il cosiddetto decreto autovelox è realtà, pubblicato in Gazzetta Ufficiale: il provvedimento del ministero delle Infrastrutture e dell’Interno che disciplina l’utilizzo delle apparecchiature per il controllo della velocità entrerà in vigore il 12 giugno. Due i principi che lo hanno ispirato: introdurre nuove regole di impiego, in maniera che l’utilizzo delle apparecchiature sia il più uniforme possibile sul territorio nazionale, e pianificare i controlli su territori più ampi dei singoli Comuni, in modo da evitare “buchi” o sovrapposizioni. Trovi tutto il decreto autovelox nel dettaglio su Quattroruote.it! @alessiofrassinetti #quattroruote #autovelox #mobility #velox #codicedellastrada #italy

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In generale, poi, non troverete un velox se sul tratto di strada che state percorrendo c’è uno scarto superiore ai 20 km/h tra i limiti di velocità previsto dal codice della strada e quello indicato dalla segnaletica. Per fare un esempio, se su una strada extraurbana con limite di 110 km/h, ci sono gli 80 o i 70 non troverete un autovelox. “Se ci sono invece i 90 km/h, sì“, chiosa l’esperto.

I tutor

Passiamo dunque a un controllo elettronico della velocità particolare quale quello dei tutor, che calcolano la velocità media di un veicolo in transito in un dato tratto di strada. Molti li conoscono per l’avviso presente sulle nostre autostrade: stiamo parlando di Vergilius, che ha proprio il compito di misurare i dati di transito dei mezzi da un punto A a un punto B. Ebbene, stando al testo del nuovo decreto, i controlli della velocità media devono prevedere una distanza media tra i portali di ingresso e di uscita di almeno un km per le strade extraurbane principali e secondarie e di 500 metri per le strade urbane.

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