Fiat Panda, quanto costava nel 2013: “Aumenta tutto, tranne gli stipendi”
La Fiat Panda è uno dei modelli più amati dalle famiglie italiane: ecco quanto costava nel lontano anno 2013. Un rincaro su cui molti utenti si interrogano. Il contenuto postato da Stefano di MacchinaGialla guarda proprio in questa direzione: ecco i prezzi nel dettaglio e i modelli.
Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, è salito a bordo di un’icona tutta italiana. Probabilmente staremmo tutti con il braccio alzato. Perché l’icona di cui stiamo parlando è la Panda, uno dei veicoli più venduti della storia Fiat. Nonostante il prossimo modello (in uscita a luglio) porterà un nuovo nome: è pronto infatti a sbarcare il Pandino. In questi anni, però, anche la mitica Panda, come anche altre vetture, ha subito rincari davvero importanti. Andiamo a scoprire di quanto è lievitato il prezzo grazie al contenuto su TikTok di MacchinaGialla.
Fiat Panda, rincaro del 50% in 11 anni: ecco quanto costava e i commenti degli utenti
Nel 2013 la Fiat Panda aveva un prezzo a listino di 10,585 euro (modello 1,2 Pop, tra i più venduti). Oggi, invece, un veicolo nuovo viene a costare 15,500 euro (Panda 1.0 Firefly S&s Hybrid). Anche se parliamo di modelli molto diversi tra loro (a partire dagli optional) si tratta comunque di un rincaro quasi del 50%. Numeri davvero in crescita che fanno comprendere quanto il mercato delle auto sia salito vertiginosamente.
@_macchinagialla Ah, capisco.. #listiniauto #fiat #panda #fiatpanda
Il prezzo è addirittura triplicato rispetto al 2002: era un ventennio fa e la lira tramontava in favore dell’euro. Da allora quante cose sono cambiate. Il video sul rincaro della Panda ha fin dai primi minuti scatenato il dibattito sulla piattaforma. C’è chi, ad esempio, non punta il dito sul prezzo ma sul fatto che gli stipendi, negli ultimi 10 anni, non siano cresciuti per niente, lasciandosi andare a un laconico: “Tutto è cresciuto tranne gli stipendi“. Gli fa eco un altro utente che scrive: “Come le buste paga, giusto?“. Insomma, il rincaro del settore automotive tiene banco.
C’è chi, al contempo, la prende con filosofia. “È per questo che io non compro una macchina dal 2010“. Chi, invece, alle ruote preferisce le care e vecchie gambe: “Dobbiamo camminare a piedi lo volete capire“, si legge in un altro commento.
Pochi produttori e massimi profitti
Sono rimasti davvero pochissimi i produttori sul mercato. Gli incrementi delle materie prime, la pandemia e i conflitti, poi, hanno fatto il resto, con i prezzi del mercato auto che sono cresciuti ormai ai dismisura. Non resta che prenderla davvero con filosofia, sperando che prima o poi queste tendenze abbiano un’inversione che permetta a tutti di potersi permettere un veicolo a quattro ruote accessibile, funzionale e a prezzi più adeguati.
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