“Più si è sensibili, più si è potenti”, esperto rivela una scomoda verità
Molti nel corso della propria esistenza si interrogano sul segreto della vita: la risposta arriva da uno studio approfondito dello psichiatra, che parla di potenza e sensibilità: valore e non difetto. Ecco una delle riflessioni offerte dal professionista.
Antonino Tamburello è uno psichiatra che, negli ultimi tempi, ha avuto un nutrito seguito di persone sui social. Il suo account su Instagram, ad esempio, annovera oltre 440mila persone: numeri impressionanti, che traducono la bravura del professionista e le sue doti di comunicatore attraverso il mezzo tecnologico. Tamburello prova a offrire spunti interessanti in materia di psicologia: ecco l’ultimo su un segreto della vita.
Il valore della sensibilità e il segreto della vita: il parere dello psichiatra Tamburello
“Più si è sensibili, più si è forti“. Parte così uno degli ultimi contenuti video caricati sul proprio canale social dal professor Tamburello. L’esperto psichiatra, grande conoscitore dei comportamenti umani ed educatore di primissimo piano, rivela quelle che secondo lui sono alcune delle peculiarità intrinseche di una persona dotata di spiccata sensibilità. Un valore che, di questi tempi, sembra accantonato in favore della superficialità.
“Più si è potenti più si vede il valore della vicinanza“, afferma ancora Antonino Tamburello. Secondo l’esperto, dunque, chi è sensibile godrebbe di emozioni che le persone più superficiali non riconoscono. Tra le altre, l’amicizia, l’amore e la vicinanza, quell’apparato della vita che, come ricordavano i filosofi antichi, è “vita” e non “tempus“, nella ricerca costante di tutto ciò che è anima.
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Quando prendiamo delle esperienze, spiega l’esperto, ne estraiamo il succo vitale con disinvoltura grazie proprio a questa spiccata sensibilità. Sia nei ricordi più dolorosi che in quelli più piacevoli. Un valore da apprezzare dunque, per amarsi e amare. “Queste persone così potenti lo possono fare meglio di altri“, illustra ancora Antonino Tamburello.
Difetto di fabbrica
Qualcuno, a proposito di sensibilità, ha parlato in tempi non sospetti di difetto di fabbrica. Nulla di più errato, perché in questi casi va a finire che cerca di sottrarre dalla propria vita questo “difetto” per privarsene. Andando così a perdere quella potenza di cui abbiamo parlato nelle righe precedenti. Togliere un difetto che, come spiega l’esperto: “Non è mai esistito. Andiamo a creare un’inutile confusione su quell’organismo perfetto che è la nostra salute mentale“.
Quante belle parole, che ci fanno ricordare quanto sia importante sempre accettarsi per quello che si è: macchine perfette in coscienze imperfette, che si incontrano e che interagiscono. Le persone sensibili possono farlo in modo diverso, andando a scandagliare emozioni uniche, che riescono a intercettare grazie a una forza e una potenza che le distinguono nella massa informe della modernità. Bisogna prendere a cuore quanto detto da Antonino Tamburello e far proprio questo insegnamento prezioso di vita.
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