New York, ordina una spremuta d’arancia fresca poi mostra lo scontrino: “Costa troppo”

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Qual è il prezzo giusto per una spremuta d’arancia a New York: il dibattito dopo lo scontrino mostrato da Piero Armenti. L’influencer salernitano ha fatto vedere quanto ha speso, scatenando i commenti dei fans. I dettagli.

New York, si sa, può essere davvero una metropoli contraddittoria. Ricca di un fascino senza tempo, con le luci che a tutte le ore accendono le anime di residenti e turisti. Ma quanto costa la vita nella Grande Mela? Non c’è una risposta univoca ma quando si ha a che fare con determinati prezzi una riflessione è d’obbligo. Lo sa bene Piero Armenti, che dall’Italia è partito alla volta di questo incantevole Paese. Ecco cosa ha scoperto oggi.

Una spremuta rinfrescante a New York: ecco quanto costa

Piero ha voluto raccontare la sua ultima avventura sapendo bene che la reazione del pubblico italiano sarebbe stata forte. L’influencer ha ordinato una semplice spremuta d’arancia fresca per dissetarsi in occasione delle sue lunghe passeggiate in giro per la Grande Mela. La città di New York, infatti, presenta davvero dei corsi particolarmente lunghi come la Fifth Avenue.

 

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L’influencer allora ha deciso di ordinare una spremuta d’arancia fresca, illustrando il contenuto: la frutta usata per la soluzione è stata importata, secondo Piero Armenti, o dall’Oregon o dalla California (che in fatto di esportazione sa il fatto suo, con mandorle e altri alimenti particolarmente fruottuosi). La bevanda non sembra superare il mezzo litro: ma quando costerà?

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lo scontrino con il prezzo per una spremuta d’arancia. Fonte: Instagram

A questo punto Piero Armenti mostra lo scontrino: per una spremuta rinfrescante a base di arancia ha pagato 10,83 dollari, ovvero poco più di dieci euro (il cambio è pressocché simile). Il dibattito si è così infiammato tra i suoi seguaci. C’è chi, ad esempio, ha commentato con un breve ma incisivo messaggio: “Costa troppo“.

I prezzi in Italia

Se un prezzo simile fosse stato proposto in Italia probabilmente la polemica avrebbe invaso persino i telegiornali locali. Basti pensare, ad esempio, alle conosciute arance di Sicilia, che non superano quasi mai determinati prezzi (a meno di particolari condizioni). Al bar, inoltre, non si arriva a spendere più di tre euro per consumare una spremuta d’arancia fresca e dissetante. Insomma, l’ultimo video di Piero Armenti ha scatenato il dibattito: dopo aver pagato un caffè 60 centesimi nella sua città natale soltanto un mese fa, adesso l’influencer mostra uno spaccato opposto direttamente da New York.

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